Affrontare il tema della Shoah nella scuola Primaria rappresenta sempre per le insegnanti una difficoltà.
Il tema è doloroso e complesso, sia per i più piccoli sia per i più grandi. La complessità del fenomeno storico, lo strazio che porta con sé, l’orrore, sono argomenti ai quali dobbiamo condure i nostri alunni in punta di piedi.
Personalmente sono contraria alla visione di Film, dal Bambino con il pigiama a righe in avanti, considerati film adatti a loro. Troppo forte l’impatto emotivo delle immagini, tropo difficile fare da filtro collocandole in una luce sopportabile. La modifica dei percorsi di studio relativi alla Storia che ci costringono ad affrontare solo la storia antica, rappresenta un’altra difficoltà poiché non permette un aggancio di nessun tipo alle attività che si svolgono in quella disciplina.
Tuttavia il tema non può essere ignorato. Anzi. Sempre di più è necessario alimentare la memoria, in un tempo in cui i testimoni diretti sono ormai quasi del tutto scomparsi. La Giornata della Memoria è una data molto importante che ci invita ogni anno a ricordare i 15 milioni di vittime dell’olocausto rinchiusi e uccisi nei campi di sterminio nazisti. Il campo di concentramento di Auschwitz è diventato il simbolo di questa immane tragedia e la data della sua liberazione, il 27 gennaio 1945 da parte dell’esercito sovietico, il giorno che ne è diventato l’emblema.
Cominciamo dai piccoli: la domanda che noi insegnanti spesso ci poniamo è: è giusto affrontare l’argomento con loro? La mia risposta è sì, è giusto e doveroso. Ma va fatto un lavoro “di sponda”. I bambini devono essere condotti a riflettere sull’uguaglianza, sull’accettazione della diversità fisica, di opinione, di nazionalità e di pelle. Questa è una modalità delicata per entrare nei loro cuori piccoli in punta di piedi. Essi vanno schermati dall’orrore, nel contempo però vanno innaffiati di valori affinché il seme del razzismo non generi mostri, come è successo durante la Shoah e altri momenti tragici della storia.
Dunque come fare? Si può partire dalla visione di un video cui far seguire un cineforum attraverso un bel circle time guidato dalle domande:
- Proviamo a ripetere la storia con le parole.
- Che cosa succede al protagonista?
- Come si comportano gli altri? Perché lo fanno secondo te?
- Cosa succede se qualcuno viene preso di mira?
- Ti è capitato qualche volta? Come ti sei sentito?
- In classe ci sono state delle guerre tra bambini? Che cosa le ha causate?
- Cosa proponi per evitare che queste cose accadano?
- Pensi che questa cosa succeda anche tra gli adulti? Ne hai sentito parlare qualche volta?
- Odio-guerra. Secondo te che cosa significano queste parole? Sono legate tra di loro? Con quali parole le sostituiresti?
In circolazione ci sono dei corti molto belli che permettono di sviluppare l’argomento “a misura di bambino”. Perché i bambini sono fatti di emozioni, sono fatti di nuvola, e le nuvole, si sa, vanno trattate con delicatezza .
A questo link trovate gli esempi che ho sviluppato in classe prima e i corti che ho utilizzato
A seguire, sempre con l’ausilio di fiabe e metafore, l’attività di seconda “TUTTI ABBIAMO UN CUORE” che trovate a questo link
In terza si può affrontare l’argomento attraverso la poesia dei BAMBINI DI TEREZIN
E in quarta, dove i libri la fanno da padroni, insieme a un FILM meraviglioso pieno di speranza e luce
e poi in quinta, con l’ARGOMENTAZIONE e la cronaca di quei giorni orrendi
… perché se il cervello e il cuore non si mantengono attivi, l’umanità si spegne