Tra i testi di didattica che ho scritto, il percorso della GRAMMATICA RAF è uno di quelli di cui vado particolarmente fiera.
Credo fermamente che l’insegnamento della lingua possa essere accolto con piacere dall’alunno solo se si fa leva sull’amore per la scoperta e la novità, sul piacere della sistematizzazione e della sfida. Con la GRAMMATICA RAF il bambino non viene esposto passivamente alla spiegazione di una regola grammaticale, ma viene portato attivamente a confrontarsi con la lingua e con i suoi meccanismi interni, all’interno di una didattica di senso, che costruisce un sapere utile, che dà competenza.
Le direttrici entro le quali si muove la GRAMMATICA RAF sono sette:
- UTILITÀ : la lingua serve
- DIVERTIMENTO: la lingua è un gioco e va insegnata come un gioco
- SFIDA : la lingua è bella da studiare
- RICCHEZZA: la lingua è storia, creatività e potere
- CITTADINANZA : la lingua è indispensabile per attuare il diritto alla manifestazione libera del proprio pensiero.
- PONTE : la lingua riconosce l’eguaglianza di tutti i cittadini “senza distinzioni di lingua”
- MEZZO :la lingua è uno strumento per imparare ad imparare
La Grammatica RAF non fornisce nell’immediato delle regole da imparare meccanicamente, ma situazioni problematiche interdisciplinari, su cui riflettere e da cui ricavare le regole grammaticali, in autonomia o attraverso la discussione collettiva in classe. Il metodo applicato ricalca il metodo scientifico dove, a partire dall’osservazione, si formulano ipotesi, che vanno poi vagliate prima di essere rese universali. Attraverso un apprendimento a spirale, il bambino ha il vantaggio di poter ritornare più volte sullo stesso argomento al fine di affrontarlo da diversi punti di vista o a diversi livelli di profondità, procedendo per avvicinamento. Ogni apprendimento rappresenta la base su cui si innesta l’apprendimento successivo, strutturato con modalità e contenuti via via più complessi. Un esempio che riguarda le doppie, dalla classe prima alla classe quarta:
Cercare di trasformare la GRAMMATICA da noiosa Cenerentola a divertente Principessa sembrava una mission impossible. Ma, con la preziosa collaborazione di Michela Merlati, ce l’abbiamo fatta! La RAF, a detta dei bambini piace, diverte, invita a giocare con la lingua . E non è forse giocando che si impara?.