L’inizio della scuola primaria è un ricordo indelebile. Un tempo era un’emozione riservata solo ai bambini, accompagnati alla porta, salutati con la mano e … ciaone! Ora è un momento che riguarda tutta la famiglia, spesso fino alla terza generazione.
Ecco quindi un decalogo che può essere utile per tenere sotto controllo “l’EVENTO”.
- Se siete mamme ( o nonne) o addirittura papà, NON PIANGETE! Il bambino non sta andando al patibolo e non parte per l’Erasmus. Sta semplicemente iniziando la prima. Ergo, keep calm e piedi per terra. Dopo una manciata di ore lo rivedrete. Che idea potrà farsi della scuola vedendovi in quello stato? “Oddio, mamma piange, dove diavolo mi ha portato”?
- Cercate di ricordare che il vostro bambino è fatto di ciccia, coccole e calzoncini quindi, evitate di rendere gli smartphone protagonisti del momento. Bando ai selfie. Che ve ne fate di 500 foto che probabilmente non scaricherete mai? Non è forse meglio imprimere nella mente quel magico momento con un abbraccio, un sorriso o una carezza?
- Non addobbate vostro figlio (leggasi bambina) come se stesse andando ad assistere alla Turandot, mettendolo a disagio con la paura di sgualcire o sporcare il vestito. Carini sì, rispettosi dell’Istituzione ovvio, astenersi sfilate di moda.
- Evitate come la peste l’ansia della fatidica domanda : “Ma tuo figlio legge già”? Rischiando la risposta della supermammapreparatissima “ Sì, certo, ha imparato da solo!”, risposta che, se siete genitori di creatura che ancora non legge, vi getterà nello sconforto.
- Diffidate di chi dice “ha imparato da solo”. Bugie. Ve lo dico io. E poi a scuola si viene per imparare, quindi …
- Organizzate in modo funzionale l’assalto alle maestre. Sono multitasking ,come da regolamento, ma difficilmente riusciranno a rispondere a sei mamme contemporaneamente, mentre cercano di salutare i bambini, sorridere ad uno ad uno, trasmettere calma, distribuire i gadget preparati durante l’estate ( ebbene sì, durante l’estate le maestre preparano montagne di gadget per accogliere i primini), arginare sconforti, organizzare banchi, stringere la mano di belle signore dai capelli d’argento “ Piacere, io sono la nonna di ….”
- Non fatevi venire la tachicardia se la creatura perde di vista l’amico del cuore dell’asilo o se nel banco non finiscono vicini. Non avete idea di quanto siano “rock” i vostri bambini, dopo venti minuti hanno già fatto amicizia anche con i compagni della sezione a fianco ( magari nei bagni, durante l’ispezione sul territorio…)
- Siate collaboranti ma non troppo: non svuotate la cartella della creatura “sistemando già” portapenne, libro, colori, quaderni sotto il banco, per portarvi avanti col lavoro e avanzare un’incombenza al pupo. Il piano “organizzazione dei materiali” è stato ampiamente studiato a tavolino dalle maestre. Inoltre vi rivelo un segreto: i vostri figli, che lo crediate a no, a scuola sono molto più “grandi” di quanto immaginiate.
- Se siete in ansia per il fatto che il/la vostro/a bambino/a non sa ancora, nell’ordine: a) restare seduto per 4 ore b) ripetere i numeri fino a 100 c) colorare come Picasso d) leggere Geronimo Stilton con la fluidità di Pierfrancesco Favino … respirate lungo. Il vostro è un falso problema.
- Affidatevi con fiducia alle maestre, se pensate che fino a ieri facessero le cassiere al supermercato sotto casa, ebbene vi sbagliate. Le maestre sono professioniste che si formano e si aggiornano, che studiano e programmano, perché, che ci crediate o no, fare le maestre è proprio il loro mestiere. In buona sostanza, sanno quello che fanno.
E allora … buon primo giorno di prima a tutti! Che sia un anno pieno di armonia.